L’ INCHIESTA LA MAPPA DALLE CARTE A Barletta rifiuti da tutt’ Italia
Ecco l’ elenco dei fornitori della Dalena, che a sua volta rifornisce la Cementeria LA DIFFORMITÀ «Caratteristiche assolutamente difformi dal “rapporto di prova”»
Sab 25/06/2016 La Gazzetta del Mezzogiorno (ed. Nord Barese)
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• B A R L E T TA . Dal Forum Rifiuti 2016 la Puglia esce a mani vuote (o quasi), ma come devono sentirsi i cittadini di Barletta, che pure hanno fatto raggiungere percentuali di raccolta differenziata in città ben oltre la media regionale e «per premio» si trovano una Cementeria-inceneritore, quella della Buzzi Unicem, a due passi dalle proprie abitazioni, che anzi continuano inesorabilmente ad essere costruite e a circondare, novelli lillipuziani, il gigante che quotidianamente ingoia rifiuti e produce cemento? Già. Quali rifiuti brucia la Cementeria di
Barletta? E da dove provengono? Da tutta Italia. Ecco l’ elenco agli atti dell’ inchiesta. RIFIUTI DA TUTTA I TA L I A -«La produzione di Combustibile solido secondario (CSS) della Dalena Ecologia, azienda che si trova in via vecchia Madonna dello Sterpeto, a Barletta – sottolineano i consulenti prof. Francesco Fracassi e prof. Onofrio Laricchiuta nella relazione al dott. Antonio Savasta, sostituto procuratore presso il Tribunale di Trani – è stata pari a 29mila 297 tonnellate (i sopralluoghi sono stati effettuati nel 2012, ndr), quasi totalmente conferita alla ementeria». Ecco i più impoirtanti con feritori di rifiuti (si può do segnare la cartina d’ Italia): Gorgom di Corato; Sole – Scafati (Salerno); Trasmar – Barletta; Di Gennaro – Caivano (Napoli); Metalferro – Castellalto (Teramo); De Vita Maria – Polla (Salerno); Politex Pisticci
(Matera); Terra Verde – Città Sant’ Angelo (Pescara);
Sri – Gricignano d’ Aversa (Caserta); RA.DI. Palmi
(Reggio Calabria); Stella Mangimi – Montoro
(Avellino); Kalat Ambiente – Grammichele (Catania);
Ecolit Camporotondo Etneo (Catania); Wem
(Catania); Ambiente – San Vitaliano – Napoli; Erreplast
– Aversa (Caserta); Cofir – Asti; Lvs – Campofelice
(Palermo); Sirein – Palermo; Novelli – Cerignola; La
Recupero Macero – Barletta. pralluogo emerge un
aspetto inquietante. Scrivono i consulenti: «È stato ricostruito ildestino di un carico di rifiuti preso a caso e in particolare relativo al movimento n.588 dell’ 8 giugno 2012 del registro carico/scarico,proveniente da ASM di Molfetta con destinazione R13 ( si tratta del cosiddetto Plasmix, gestito per conto del consorzio Corepla). In pari data il rifiuto è stato
sottopostoa trattamento in R12. Da tale trattamento sono stati generati due rifiuti con codice CER191210 (Combustibile da rifiuti) e 191212 (Rifiuti da trattamento meccanico)». Ancora: «Il Combustibile da rifiuti è stato nuovamente messo in riserva (R13) e successivamente inviato alla Cementeria per il recupero in combustione insieme ad altri rifiuti. Il rifiuto con codice CER 191212 è stato inviato alla Trasmar di Barletta per la messa in riserva». E poi: «Come è stato accertato nel corso del sopralluogo presso Trasmar, solo una piccolissima frazione di questo rifiuto è stata recuperata, la maggior parte è stata smaltita in discarica». RECUPERO «IMPROBABILE» -Conclusione: «Questa improbabile operazione di “recupero vìola anche quanto fissato nel contrattocon la Corepla in quanto è po revisto che gli scarti di lavorazione di rifiuti di Dalena debbano essere avviati a smaltimento». Ancora: «Durante il sopralluogo del 21 settembre 2012 è stato anche accertato che il rifiuto proveniente da ASM di Molfetta con Fir 15766 e 15765 presentava caratteristiche fisiche assolutamente difformi da quelle riportate nel “rapporto di prova” della ditta Apulialab di San Giovanni Rotondo: la pezzatura del materiale era enormemente superiore a quella indicata nel certificato allegato, pari a 10 centimetri». Perché? FR6
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