L’EFSA, dopo averne riesaminato la sicurezza, ha stabilito un livello di sicurezza per l’assunzione di acido glutammico e glutammati impiegati come additivi alimentari. L’Autorità ha inoltre concluso che l’esposizione alimentare stimata all’acido glutammico e ai glutammati può superare non solo il livello di sicurezza ma, in determinate fasce di popolazione, anche le dosi associate a effetti nocivi nell’uomo.
Ricordiamo che l’acido glutammico è un aminoacido prodotto naturalmente nell’organismo umano e presente in forma libera in alcuni alimenti come ad esempio i pomodori, la salsa di soia e alcuni formaggi. L’acido glutammico e i suoi sali (E 620-625), comunemente indicati come glutammati, sono additivi alimentari autorizzati nell’Unione europea, che vengono aggiunti a una vasta gamma di alimenti per migliorarne il gusto conferendo un sapore “salato” o “di carne”.
L’EFSA ha valutato nuovamente la sicurezza dei glutammati utilizzati come additivi alimentari e ha calcolato una dose giornaliera ammissibile (DGA) di 30 mg/kg di peso corporeo per tutti i sei additivi. Tale livello di sicurezza si basa sul dosaggio più elevato al quale gli scienziati non hanno osservato effetti nocivi in animali di laboratorio nel corso degli studi di tossicità.
Il parere scientifico dell’EFSA mette a disposizione dei gestori dei rischi presso la Commissione europea e gli Stati membri la base scientifica per regolamentare la sicurezza dell’uso dei glutammati come additivi alimentari nell’UE.
Il parere può essere scaricato al seguente indirizzo: http://onlinelibrary.wiley.com/doi/10.2903/j.efsa.2017.4910/epdf