Secondo i Giudici:
… L’appello incidentale, così come la memoria di analogo contenuto dell’altro giudizio, è fondato nella parte cui afferma che la durata del procedimento ha conseguenze sull’individuazione delle norme applicabili al momento dell’emanazione dell’atto conclusivo, secondo il principio “tempus regit actum” (in termini C. di S., IV, 22 settembre 2014, n. 4727: “La giurisprudenza è, infatti, pacifica nel ritenere che “la corretta applicazione del principio in esame comporta che l’amministrazione deve tener conto anche delle modifiche normative intervenute durante l’iter procedimentale, non potendo al contrario considerare l’assetto cristallizzato una volta per tutte alla data dell’atto che vi ha dato avvio”. Pertanto, come sostenuto dalla prevalente giurisprudenza amministrativa, la legittimità del provvedimento ad istanza di parte va valutata con riferimento alle norme vigenti al tempo in cui è stato adottato il provvedimento finale e non a quello della presentazione dell’istanza (Cons. di Stato, sez. V, sentenza n. 34/2012, sez. IV, n. 5854/2011)”…
La sentenza puoi scaricarla qui CdS 2015 313
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